Cosa si intende per Interazione? La differenza tra Comunicazione e Interazione è racchiusa nel fattore umano?
Ci siamo lasciati con le domande se quando pubblichiamo in rete comunichiamo o interagiamo e se l’interazione può essere sufficiente a definirsi comunicazione.
Ma è così importante ragionare sulla differenza, se c’è e perché? Proviamo a capirlo.
Per interazione si intende l’agire reciprocamente, ma anche l’esercitare un’azione o avere un’influenza l’uno sull’altro. Se pubblico un commento o un video sui social, il mio agire molto probabilmente potrebbe generare un’influenza.
Questa influenza certamente viene generata anche se lo stesso commento lo manifesto di persona o se mostro un video. Ma cosa differenzia queste azioni apparentemente uguali?
Abbiamo detto che la teoria dell’intenzionalità può aiutarci nella risposta. Ma cosa si intende per intenzionalità?
Tre le definizioni principali che riportano tutte alla conoscenza ed alla consapevolezza.
La prima parla in termini di “attitudine comunicativa” ovvero quella capacità di comprendere la comunicazione dell’altro perché frutto della conoscenza del mondo, del contesto in cui si vive. Con l’effetto negativo di temere ciò che non vi appartiene, ciò che non si conosce.
La seconda, legata maggiormente al simbolismo di atti e gesti ed alla loro comprensione, vede nell’intenzionalità la capacità di agire riflettendo su sé stessi ma anche verso l’interlocutore.
Infine la terza, si lega alla necessità umana di comunicare tra di noi, di cooperare, di condividere. Teoria che è anche alla base degli studi sui “neuroni specchio” ovvero quei neuroni che si attivano quando vediamo qualcuno compiere un particolare gesto e che ci permettono di spiegare fisiologicamente la nostra capacità di porci in relazione con gli altri.
Ma allora quello che differenzia la comunicazione dall’interazione è il fattore umano ossia la volontà di agire consapevolmente ed intenzionalmente, mossi verso la creazione di relazioni.
Questo assunto è validissimo se il confronto alla base della nostra prima domanda mettesse in confronto la comunicazione tra gli esseri umani e le nuove tecnologie basate ad esempio sull’AI interattiva.
Ma la nostra prima riflessione si basava sulla differenza di comunicazione tra mondo reale e virtuale ed i dati che rappresentano la solitudine dei ragazzi nell’era dei social.
Alla base di ogni relazione umana, in qualsiasi ambito, c’è il dialogo.
Dialogo che nel tempo ha visto la mediazione della tecnologia che ne ha modificato modi e tempi.
Tecnologia che è diventata un filtro, una barriera, che in qualche modo limita le capacità comunicative intese quali consapevolezza di sé stessi e degli altri, quella capacità di interpretare uno sguardo un gesto, ma anche il contesto della comunicazione.
Allora vi domandiamo siamo ancora in grado di comunicare consapevolmente anche nella vita reale? Siamo in grado di trasmettere ai giovani, ai nostri figli, gli strumenti per comunicare consapevolmente? Dialoghiamo davvero con loro?
A cura di Claudia Sorrenti
Founder di CompetenceLab.
Avvocato specializzato in diritto penale e diritti digitali. Docente di educazione digitale nelle scuole.
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